
Violenza e suicidio

La violenza verso gli altri
La violenza, in tutte le sue forme, è un importante problema globale. La letteratura sul tema ha evidenziato che difficoltà nella regolazione delle emozioni, eccessiva focalizzazione sull’azione fisica impulsiva, ipersensibilità alle reazioni altrui e la messa in atto di meccanismi primitivi di difesa sono alcune delle caratteristiche nucleari del comportamento aggressivo.
Il progetto è volto ad indagare a) la relazione tra aggressività, psicopatologia e regolazione delle emozioni, individuando i differenti meccanismi d’innesco dei comportamenti violenti b) studiare lo specifico dei legami violenti contribuendo alla individuazione degli aspetti target del trattamento.
La violenza auto-diretta:
ideazione e comportamenti suicidari
Il ruolo della disregolazione emotiva e delle strategie di regolazione delle emozioni orientate alla soppressione rispetto alla violenza auto-inflitta, tra cui l'autolesionismo e il suicidio, è stato ampiamente dimostrato. Il nostro gruppo ha ampliato i dati presentati in letteratura attraverso il riconoscimento del ruolo svolto dall’ideazione suicidaria nel predire l’autolesionismo non suicidario. Nonostante le evidenze disponibili, alcune questioni necessitano ulteriori approfondimenti. Per quanto concerne l’assessment del rischio suicidario, in letteratura non sono presenti strumenti in grado di discriminare la frequenza, l’intensità e la tipologia di ideazione suicidaria.

Il progetto in corso riguarda l’analisi dei principali correlati psicologici associati agli outcome suicidari, con l’obiettivo di massimizzare la comprensione dei fattori in grado di contribuire allo sviluppo e al mantenimento di ideazioni e tentativi suicidari. Particolare attenzione è data al ruolo svolto dai meccanismi di regolazione emotiva implicita, quali la dissociazione.

Integrando diverse fonti di dati, alla luce degli elementi contestuali, questa procedura di valutazione ha il potenziale per aumentare la precisione nella previsione del rischio di recidiva. Questo strumento innovativo mira a sostenere interventi personalizzati e a informare le decisioni giudiziarie, contribuendo in ultima analisi alla prevenzione della violenza e al miglioramento della sicurezza sociale.
RAISE:
Risk Assessment and Intervention Screening for Recidivism in Violence Against Women
Questo progetto mira a sviluppare una procedura di valutazione completa per valutare il rischio di recidiva negli uomini che commettono atti di violenza contro le donne. La procedura è concepita per integrare tre componenti indipendenti ma interrelate, al fine di acquisire una comprensione sfaccettata dei fattori di rischio.Insieme, queste componenti mirano a valutare le caratteristiche fondamentali legate al rischio di recidiva, tra cui, ma non solo, l'impulsività, le difficoltà di regolazione emotiva, i pregiudizi cognitivi e l'adesione a ideologie sessiste. Per convalidare la procedura, verrà condotto uno studio su un campione rappresentativo di uomini condannati per violenza contro le donne. La validità sarà valutata esaminando l'associazione tra i risultati della procedura e misure consolidate del rischio di recidiva, come scale predittive e risultati longitudinali.
Vite in bilico:
interventi di supporto per l'elaborazione dell'esperienza suicidaria
"Vite in bilico" è un progetto che riguarda un intervento terapeutico innovativo e mirato, pensato per offrire un percorso di sostegno a chi è entrato in contatto con la tragicità dell'esperienza suicidaria.
Il progetto si propone di creare uno spazio sicuro e accogliente, dove i partecipanti possano condividere il proprio vissuto, essere ascoltati senza giudizio, e ricevere il supporto di un gruppo che valorizza il potere della rete nel processo di elaborazione e integrazione nell'esperienza nella propria storia di vita personale.
L’intervento si basa sulla co-costruzione di un supporto emotivo, con l’obiettivo di validare le esperienze soggettive e favorire l’elaborazione dei pensieri e dei comportamenti suicidari pregressi o attuali.

Questo progetto si propone di validare un trattamento di intervento attraverso il gruppo per supportare chi affronta momenti di grande fragilità e dolore. Vogliamo contribuire a ridurre il silenzio che troppo spesso circonda l'esperienza suicidaria, fornendo strumenti concreti per affrontarla e per promuovere la resilienza individuale e collettiva.